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Sensori NAMUR: come funzionano e dove utilizzarli

L’acronimo NAMUR identifica una famiglia di sensori di prossimità aventi una tipologia di uscita completamente diversa da quella dei comuni sensori NPN e PNP.

La sigla NAMUR trae le proprie origini dalla lingua tedesca e significa letteralmente “normenarbeitsgemeinschaft für Mess- und Regeltechnik in der Chemischen Industrie”, in altre parole “associazione per la standardizzazione della misura e del controllo nelle industrie chimiche”.

Il simbolo standard dei sensori NAMUR è riportato in figura:

Come si può notare, il collegamento prevede solamente due fili in quanto tali sensori dispongono di uscita in corrente e non in tensione. Attraverso questi due fili viene veicolata anche l’alimentazione necessaria al funzionamento dell’elettronica interna al sensore.

La caratteristica d’uscita tipica di un NAMUR può essere rappresentata come segue:

In questo caso, all’aumento della distanza S tra sensore ed oggetto da rilevare, si ha un incremento della corrente nel sensore stesso. Il comportamento può anche essere inverso, per fornire possibilità di scelta fra sensori di tipo “normalmente aperto” e “normalmente chiuso”. Nonostante il grafico possa far pensare ad un comportamento di tipo analogico, il NAMUR va considerato a tutti gli effetti come un sensore digitale, con soglie ben stabilite: l’oggetto è considerato non rilevato per correnti ≥2,1mA e rilevato per correnti <1,2mA. La tensione nominale a vuoto ai capi di un’interfaccia per sensore NAMUR è pari a 8,2V con una impedenza di uscita di 1kΩ. Un’impedenza di uscita così bassa è voluta e finalizzata ad evitare, in caso di guasto, la creazione di possibili sorgenti di ignizione in caso di guasto. Oltre che sensori di prossimità, esistono anche encoder con uscita NAMUR. Naturalmente per il corretto impiego dei dispositivi con uscita NAMUR è necessario utilizzare un hardware opportunamente progettato. Esistono anche interfacce di conversione fra segnali NAMUR ed NPN o PNP per permettere il collegamento di sensoristica NAMUR a normali PLC, così come PLC che dispongono nativamente di ingressi idonei al collegamento diretto di sensori NAMUR.

Il riferimento normativo riguardo ai parametri elettrici di uscita di un sensore NAMUR è costituito dalla EN 60947-5-6:2020 Low-voltage switchgear and controlgear – part 5-6: control circuit devices and switching elements – DC interface for proximity sensors and switching amplifiers (NAMUR). I sensori NAMUR vengono impiegati tipicamente negli ambienti a rischio di esplosione, in quanto dispositivi a sicurezza intrinseca: l’energia che transita al loro interno non costituisce pericolo di ignizione. Qualora sia necessario avere anche un determinato grado di sicurezza funzionale, nel caso il sensore fornisca protezione in tal senso, sono disponibili anche hardware safety con ingressi NAMUR.

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